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Comunicato

Comunicato

Comune:

Marostica

Data:

09/12/2016 00:00

Oggetto:

Mostra “Cielo e Terra in Luigi Carron”. Si inaugurano due nuove sezioni dedicate alla storica fabbrica di ceramica e ai lavori con gli studenti.

Descrizione:

 

Marostica, 9 dicembre 2016 - Continua con successo la mostra “Cielo e Terra in Luigi Carron”, prima antologica dedicata all’artista marosticense, nato e vissuto in Città dal 1926 al 2006, in corso al Castello Inferiore di Marostica.

 

Come annunciato, sabato 10 dicembre, alle 17.30, si terrà l’inaugurazione di due nuove sale espositive ad integrazione della mostra, una dedicata all’opera dei suoi studenti, l’altra alla produzione artigianale dell’Alcyone, la sua storica fabbrica di ceramica.

Nella prima sala, intitolata “L’arte e l’artigianato, Gigi Carron – artista e imprenditore”, viene esposta la produzione dell’Alcyone. Accompagnate da schizzi, progetti di figure e oggetti vari, si trovano le ceramiche: vasi, piatti, pannelli e figure a tuttotondo che riproducono i temi della tradizione e altri soggetti. Vi si ritrovano ricerche e sperimentazioni su nuove tecniche e forme, come i lustri e certi strani personaggi destinati al mercato americano. La mostra presenta anche due pannelli che descrivono criticamente il processo di formazione del bassorilievo “Il Buon Governo”, attualmente al Palazzo del Doglione, sede di Banca Popolare- Volksbank, dove saranno destinati. I pannelli sono stati realizzati con la collaborazione di Sergio Los, Elisabetta Carron, Falegnameria Sommacale e Studio Fotografico Bozzetto.

La mostra prosegue nella sala attigua intitolata “L’insegnamento – maieutica di un artista”, dove si incontrano decine e decine di meravigliosi disegni, opera artistica degli studenti  di Luigi Carron, oggi maturi cittadini di Marostica. Eseguiti con tecniche assai varie, soprattutto con colori a cera, i disegni si ispirano a grandi artisti come Morandi, De Luigi, Vasarely, oltre che alle opere del loro professore, alcune riconoscibili fra i quadri in mostra. Altri disegni mostrano variazioni su temi di animali, di fiori e di paesaggi. Un pannello è dedicato ai disegni di grandi dimensioni eseguiti a carboncino per la realizzazione  del tabernacolo della Chiesetta di Crosara, opera degli stessi studenti. Al centro della saletta, un tavolo quadrato con sedie è un invito a intrattenere i ragazzi, anche con attività di laboratorio.

Risuonano nella mostra le parole dell’artista: “mi propongo di dare la mia parte di contributo alla formazione di un cittadino valido tecnicamente e soprattutto moralmente. Con questo voglio dire che tenderò a portare l’alunno a una qualificazione spirituale, che gli permetta di inserirsi nella società con equilibrio e competenza, lo avvii a essere …. E a saper servire, purché nel servire l’uomo si completi come nel creare”.

 

Hanno collaborato al progetto: Anna Maria Nervi, Elisabetta Carron, Natasha Pulitzer, Sergio Los, Pietro Los.

La mostra è promossa dalla Città di Marostica con il sostegno di Fondazione Banca Popolare di Marostica, UnipolSai di Leopoldo Costenaro, Coop Consumatori Marostica, Vecchia Soffitta, Studio Fotografico Bozzetto, Herow, Grafiche Tassotti e, per l’assistenza tecnica e organizzativa studio Synergia che ha fornito l’assistenza tecnica e organizzativa.

 

Visitabile fino all’8 gennaio 2017, tutti i giorni, escluso il lunedì, con orario dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Ingresso libero.

 

 

Biografia

Luigi Carron (Marostica, 1926-2006). Pittore, scultore, ceramista, imprenditore, educatore.

Personaggio temerari: staffetta partigiana in Carnia, sull’altopiano di Asiago e sulle Langhe. Il primo, negli  anni settanta, a planare dal Monte Grappa con il deltaplano, che lui chiamava semplicemente aquilone. Fonda e gestisce, con alcuni soci artigiani, la fabbrica di ceramiche Alcyone.

Luigi Carron rimane fedele per tutta la vita al borgo medioevale di Marostica: microcosmo che raccoglie assieme il piano e la collina. Qui l’artista trova concentrazione e approfondimento; insegna ai ragazzi della scuola il modo per scoprire le loro attitudini creative attraverso il disegno. Vive un rapporto simbiotico con la natura, esplora la metafisica della vita quotidiana accostandosi alla filosofia mistica contemporanea di Pavel Florenskij.

Ricerca nell’arte plastica e nella pittura  la portache mette in contatto il mondo fisico con quello metafisico. La sua visione «dall’alto» del tempo gli consente, con un colpo d’occhio, di cogliere l’unicum che unisce l’arte antica a quella contemporanea, la tradizione alle innovazioni formali della modernità. Per questo alla sua opera si addice il termine di Iconostasi nell’accezione di Elémire Zolla: «confine tra il mondo visibile e il mondo invisibile, luogo dove si manifesta una pittura sublime, in cui le cose sono prodotti della luce».

Ci lascia il 24 Maggio del 2006.

 

Maurizio Pasetti

(Biografia scritta per il documentario Iconostasi, realizzato nel 2007da Rodolfo Bisatti, Premio speciale della giuria e miglior colonna sonora Asolo Art-Film Festival 2007).

 

Per informazioni: mob. 333 6056897 / elisabetta.carron2@gmail.com

Settore:

Cultura

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